Uomo politico e sacerdote spagnolo. Professore di Filosofia e rettore (1787-89)
dell'università di Salamanca, fu eletto deputato per l'Estremadura nel
1810. Giansenista, si batté contro ogni forma di limitazione della
libertà, minacciata dall'istituzione dei tribunali straordinari e
dall'Inquisizione. Fautore della libertà di stampa, redasse il programma
della Costituzione e il decreto sulla sovranità nazionale (1811).
Restaurata la Monarchia (1814), fu condannato a sei anni di prigionia da
scontare in un convento. Liberato nel 1820, fu nominato vescovo di Guadix
(Andalusia), senza però ottenere l'approvazione della Santa Sede. Di
nuovo deputato nel 1822, fu costretto all'esilio e riparò a Lisbona,
dove, scoppiata la lotta tra Don Miguel e Don Pedro, fu ancora una volta
incarcerato per le sue idee liberali, ad opera dei sostenitori di Don Pedro
(Cabeza del Buey, Badajoz 1761 - torre di San Julián, Lisbona
1829).